Sembra un titolo scontato, magari inopportuno visto l’attuale emergenza sanitaria, ma di fatto scontato non è ….”La sicurezza dei Lavoratori è, e rimane, una delle priorità da cui non si può prescindere”; queste sono le parole del Segretario territoriale del Nursind di Ragusa. In un momento così delicato, scrive Savasta, noi sindacato degli infermieri, non possiamo non sottolineare al nostro datore di lavoro quanto importante sia garantire la sicurezza per tutti gli operatori sanitari. Purtroppo, ciò che sembrava tanto lontano sino a qualche mese fa, oggi bussa con tutta la sua carica negativa ad ognuna delle nostre porte. I dati parlano chiaro, curva dei contagi in continua crescita un po’ in tutti i comuni della provincia ma in special modo nel comune di Vittoria; la cui commissione straordinaria con ordinanza n°66 del 23/10/20 ne ha dichiarato di fatto il coprifuoco dalle ore 21:00 alle ore 5:00. Ecco alla luce di tutto ciò, e sulla base di quanto già tristemente occorso purtroppo ai nostri colleghi lombardi, piemontesi etc., auspichiamo che non ci sia un calo di attenzione da parte della nostra azienda in tal senso. Di fatto, vani risulterebbero tutti gli sforzi economici ed organizzativi, messi in atto sino ad oggi diligentemente da parte della azienda, se poi ad infettarsi sono proprio coloro chiamati in primis a dare risposta ai bisogni sanitari della popolazione del nostro territorio. Se si vuole fronteggiare seriamente lo tsunami che nostro malgrado si sta abbattendo su di noi sui nostri amici e familiari non possiamo non garantire la sicurezza delle “prime linee”; la storia insegna come le guerre, le battaglie si vincono, sia con “Generali” astuti in grado di approntare anche sul momento tattiche nuove ed escogitare soluzioni a problemi mai affrontati, sia con soldati sani, sereni, ben equipaggiati ed istruiti ad usare armi nuovi al fine di combattere e vincere un nemico che purtroppo rimane invisibile. Metafora militare a parte, non è certo un caso che la parola chiave e dominante del Dlgs del 9 aprile 2008 numero 81 è sicurezza, che può materializzarsi solo a condizione che si rispettino alcuni passaggi necessari, ovvero attraverso le seguenti fasi: informazione, formazione, vigilanza.
Informazione: da tempo il Nursind chiede, e crediamo che adesso i tempi siano maturi, di rendere il contenuto, di procedure, protocolli, disposizioni, linee guida, quanto più accessibile possibile. Inutile sottolineare, come in questa delicata fase sia di fondamentale importanza la conoscenza diffusa, tra gli operatori, di tutte le procedure messe in atto dall’azienda per arginare il diffondersi del virus. Parlare ed agire allo stesso modo, uniformare i comportamenti, è condizione necessaria per evitare spiacevoli errori. Termini come segretezza, blindatura, allo stato attuale riteniamo essere anacronistici e controproducenti.
Formazione: l’importanza della formazione è oramai concetto ben chiaro e diffuso in ognuno di noi. Credo, che allo stato attuale delle cose, non vi sia dubbio alcuno sulla assoluta necessità di trasferire ai lavoratori conoscenze e procedure utili all’acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi. Rafforzare le competenze dei professionisti è infatti un valore essenziale, così come la formazione costituisce uno strumento indispensabile per assicurare l’erogazione di cure efficaci e sicure. In tal senso chiediamo, all’azienda, un ulteriore sforzo sulla creazione di corsi ad hoc per agire tutti allo stesso modo. Vestizione, svestizione, esecuzione dei tamponi, manipolazione di materiale contaminato, trattamenti terapeutici, trasporto dei pazienti covid+, sanificazione, sono solo alcuni degli aspetti che sono stati e che possono essere oggetto di formazione.
Vigilanza: su questa fase, come Nursind chiediamo ai principali attori coinvolti, datore di lavoro (responsabile del DVR), responsabile del servizio di prevenzione e protezione, medico competente, rls, di fare ulteriori sforzi affinché si riesca a scongiurare la temibile evenienza della diffusione del contagio tra gli operatori. In tal senso riteniamo opportuno allo stato attuale delle cose, procedere laddove ancora ciò non è stato fatto ad una continua vigilanza attiva, ponendo tutti gli operatori a controlli seriati con esecuzione di tamponi molecolari per la ricerca del sars cov 2 , in modo tale da isolare e allo stesso tempo proteggere tempestivamente l’eventuale operatore contagiato , scongiurando così chiusura di interi reparti che renderebbe ancor più complessa la gestione di tale situazione emergenziale.