Il sindacato degli infermieri sottolinea che è dannoso in estate lavorare nelle tende del pre-triage.
Attivare subito l’area grigia nell’ospedale Guzzardi di Vittoria. È quanto chiede il Nursind di Ragusa in una nota indirizzata ai vertici dell’Asp provinciale, in cui si ricorda che tra le misure di prevenzione contro il coronavirus, emanate a maggio e giugno, c’è anche la creazione delle cosiddette “aree grigie ossia aree dove i pazienti, in attesa di esito del tampone rinofaringeo e delle indagini di secondo livello, devono sostare con l’assistenza e le cautele che il caso necessità.
Il segretario territoriale Giuseppe Savasta, assieme a tutta la segreteria, spiega che «i locali sono stati già individuati e sono pronti per rivestire tale funzione. Informazione, quest’ultima, confermata dal direttore sanitario aziendale nell’ultima riunione del 9 luglio scorso. L’area grigia è una delle misure indicate dall’assessorato in chiave di prevenzione e protezione per contenere il rischio di ripresa di focolai epidemici da Covid-19. Ad oggi 20 luglio, purtroppo, incomprensibilmente apprendiamo la mancata attivazione di tale area grigia».
Dal Nursind aggiungono: «Riteniamo che l’attività, di pre-triage ma soprattutto quella di vigilanza e assistenza da espletare nei confronti dei pazienti potenzialmente positivi al Covid-19, pazienti in attesa di risultato del tampone e delle indagini strumentali, effettuata fino adesso presso le tende e i locali adibiti davanti al pronto soccorso, non sia più adeguata alle esigenze assistenziali. Con l’arrivo del caldo estivo, all’interno delle tende e dei locali adibiti al pre-triage si registrano temperature che vanno ben oltre i 30 gradi, dannose per i dipendenti che devono prestare la propria attività assistenziale con tutti i dispositivi di protezione previsti e con pazienti che spesso giungono già in condizioni cliniche precarie e di fragilità».
Il Nursind chiede inoltre di prevedere «un numero di personale adeguato, per evitare staffette tra area grigia e pronto soccorso, come paventato da alcuni dirigenti, attività chiaramente deleteria e in contraddizione alle norme in vigore sulla differenziazione dei percorsi delle attività e dei ruoli del personale».
Fonte: Insanitas.it