Nuovo contratto. Indennità ferme al palo con poche risorse. Le novità e la posizione di NurSind

Nuovo contratto. Indennità ferme al palo con poche risorse. Le novità e la posizione di NurSind

A distanza di una settimana, sul tavolo della trattiva, è arrivata la bozza relativa al contratto comparto sanità, con i primi riscontri economici per quanto riguarda lavoro straordinario, pronta disponibilità ed indennità del lavoro notturno. “Per quanto pervenuto al tavolo oggi non possiamo esprimere un giudizio positivo. Il testo è ancora molto lacunoso sugli importi e sembra peggiorativo del precedente contratto in alcune parti”, ha affermato Andrea Bottega, segretario nazionale NurSind, che spiega perché:

Lavoro straordinario: La bozza fissa la cifra dello straordinario, non legato alle fasce ed alle categorie, con una cifra uguale per tutti, senza differenziazione tra le professionalità. Questo penalizza i lavoratori della categoria D e Ds.

Trattamento economico: L’indennità di qualificazione professionale diventa un assegno ad personam non riassorbibile che quindi i neo assunti non avranno.

Lavoro notturno ed indennità di servizio: La bozza prevede l’aumento dell’indennità notturna di soli 26 centesimi. Ancora una volta, l’erogazione dell’indennità di servizio, è legata al numero equilibrato di turni tra mattina, pomeriggio e notte, per un minimo di 10 turni. Non è prevista una differenziazione tra chi lavora nei servizi aperti 12 ore o nei reparti aperti 24 ore. L’indennità di terapia intensiva non è più cumulabile con l’indennità di malattie infettive.

Festivo infrasettimanale: Nella nuova bozza, resta precluso ai turnisti, il pagamento del festivo infrasettimanale.

Indennità di specificità infermieristica: Secondo i calcoli previsti dal contratto (conto annuale 2020 mentre la legge si riferiva al conto annuale 2019) la cifra annua lorda è più bassa di quella da noi prevista. Abbiamo chiesto un approfondimento sulla platea beneficiaria e sulla modalità di calcolo. “Restiamo in attesa degli incrementi tabellari e degli importi più dettagliati, per una valutazione più attenta, di quanto proposto da Aran. Intanto venerdì 28 gennaio, gli infermieri scenderanno in piazza. Spremuti ed ignorati, è ora di dire basta”.

Segreteria NurSind Ragusa
RSU NurSind Ragusa