La nuova dotazione organica approvata dall’Asp 7 di Ragusa è stata oggetto di un incontro tra una delegazione sindacale del Nursind, rappresentata dal Segretario territoriale Giuseppe Savasta e dal componente della segreteria Giancarlo Brafa, e la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Stefania Campo. Nel corso dell’incontro, che si è tenuto presso la sede del M5S di Ragusa, i rappresentanti del sindacato, hanno manifestato preoccupazione per il futuro della Sanità Iblea che, considerati i numeri deliberati da parte dell’Asp 7 di Ragusa in termini di personale Infermieristico, risultano molto preoccupanti. «A nostro avviso – spiega Savasta – se la condizione rimanesse in questi termini, domani si potrebbero verificare situazioni assistenziali come quella nel reparto di Chirurgia dove il rapporto Infermiere/Paziente potrà essere di 1/10; Medicina 1/16; Ortopedia 1/10; Cardiologia 1/14; nelle terapie intensive, dove il giusto rapporto deve essere di un infermiere ogni due pazienti, si potranno verificare rapporti tra infermieri /pazienti anche di 1/4. Le nostre preoccupazioni – continua il Segretario territoriale del Nursind – sono legati inoltre ai coefficienti di calcolo del personale infermieristico che l’Assessorato alla Sanità Regionale ha stabilito con Decreto Assessoriale 1385 del 2015 antecedente alla pandemia. La Sanità Nazionale e soprattutto Regionale che in questi ultimi 10 anni è stata saccheggiata di personale Infermieristico messa a nudo dalla pandemia adesso si appresta a ricevere un ulteriore colpo a discapito della salute della popolazione».
La discussione si è poi incentrata sull’ approfondimento di alcune tematiche inerenti la pandemia, prendendo atto che le forze che già erano presenti in Azienda fossero state irrisorie e solo con successivo inserimento di massicce assunzione di personale Infermieristico, anche da privato, l’Asp ha potuto fronteggiare l’emergenza, sintomo, questo, di una carenza di personale cronica e atavica.
La deputata regionale Stefania Campo aggiunge: “Mi spiace constatare come la pandemia non ci abbia insegnato nulla. Difatti si continua a guardare innanzitutto al risparmio economico da parte dell’Azienda anziché alla reale efficienza di un servizio imprescindibile come quello sanitario. Pensavamo che, dopo questo durissimo anno di pandemia, Musumeci avrebbe iniziato a far invertire rotta alle Asp regionali, essendoci tutti resi conto dell’importanza di avere infermieri e personale medico in rapporto numerico adeguato, oltre che per non farci più prendere alla sprovvista dalle emergenze. Così invece non è. Musumeci continua nel solco dei suoi predecessori e ai cittadini non resta altro che affidarsi alla professionalità e alla pazienza del corpo infermieristico ridotto oramai al lumicino. Personalmente so da che parte stare: il Nursind merita tutto il nostro sostegno politico e istituzionale”.
«Riteniamo doveroso – concludono i vertici del Nursind – che da parte di tutta la compagine, sia politica che sociale, vi sia un costante confronto come quello tenuto con la deputata Stefania Campo. Non si può di certo rimanere in silenzio quando si parla della Salute di tutti i cittadini. La salute dei cittadini è un bene comune, ed è per questo che deve essere rispettato e tutelato».
La Segreteria e la RSU
NurSind Ragusa