«Essere infermieri oggi significa combattere ogni giorno, non solo contro la malattia, ma contro un sistema che troppo spesso ci dimentica, ci usa e ci lascia soli. Il tema del demansionamento conta ormai su una giurisprudenza consolidata in Cassazione, gli infermieri non posso svolgere mansioni di altre figure come gli operatori sociosanitari e a riguardo chiediamo alla Regione l’aumento dei coefficienti per l’inserimento nelle piante organiche di un numero maggiore di operatori». Lo scrive in una nota la segreteria regionale del sindacato Nursind, nel giorno in cui si celebra la Giornata internazionale dell’infermiere.
«Orgoglio, forza e resistenza: la voce degli infermieri non può più essere ignorata- prosegue la sigla autonoma- il sindacato si stringe con orgoglio attorno a tutte le infermiere e infermieri che, con dedizione incrollabile, rappresentano il cuore pulsante della sanità. In un tempo in cui tutto corre veloce e l’indifferenza rischia di diventare norma, oggi ci fermiamo per alzare la voce e dire forte: noi ci siamo. Ci siamo nelle corsie affollate, ci siamo nelle notti silenziose, ci siamo quando il dolore degli altri diventa il nostro quotidiano, ci siamo quando mancano le risorse, ma non il coraggio».
Quindi il Nursind guidato nell’Isola da Salvo Calamia prosegue: «Noi non ci arrendiamo. E oggi, 12 maggio, rivendichiamo con forza il nostro valore, la nostra competenza, il nostro diritto a essere riconosciuti come professionisti veri, non come semplici “operatori” della salute. Siamo accanto a tutti quei lavoratori che reggono sulle proprie spalle un sistema in affanno, che lavorano in condizioni estreme, tra carichi insostenibili, turni disumani, stipendi inadeguati e una burocrazia che schiaccia ogni entusiasmo. Il Nursind non è solo un sindacato: è una voce, una battaglia, un abbraccio collettivo. Oggi siamo qui per dire che la pazienza è finita, il tempo del riconoscimento è ora. Vogliamo una sanità più giusta, più umana, più rispettosa di chi la rende possibile ogni giorno, noi professionisti della salute».
Fonte: insanitas.it